DOVE NACQUE LA CIVILTA’ ETRUSCA?. Per la storia dell’Italia antica e, in particolare, per la civiltà romana, gli Etruschi ricoprirono un ruolo molto importante. Alcuni studiosi ritengono che tale popolo discendesse dai Villanoviani (popolo italico), altri invece credono che provenissero dalla Lidia. 800 a.C.:nasce la civiltà etrusca
600 a.C. : massimo splendore
260 a.C. crollo
Ebbero contatti con i coloni greci stabilitisi nell’Italia meridionale e in Sicilia (Magna Grecia) e, probabilmente si deve a loro l’introduzione della MONETA, come mezzo di scambio.
L’ETRURIA: si trovava tra l’Arno e il Tevere, regioni Lazio, Toscana e Umbria. Era una zona molto fertile, di origine vulcanica e con ricchi giacimenti di minerali (rame, stagno, argento, piombo, ambra e in particolare ferro nell’Isola d’Elba) e di saline (sulla foce del Tevere). Gli Etruschi stabilirono legami commerciali con i Greci e i Fenici: erano i soli in Italia ad avere una FLOTTA MERCANTILE.
FLORA E FAUNA: Era una terra molto fertile ricca di ULIVI, VITI E ALBERI AD ALTO FUSTO E GRANO. La fauna invece era caratterizzata da cavalli, cinghiali, cervi uccelli, suini, bovini, ovini (pecore e capre).
LA SOCIETA’ ETRUSCA: in Etruria ci furono tante città-stato indipendenti come quelle greche. Esisteva una DODECAPOLI ( dal greco “12 città”), confederazione commerciale e religiosa. Ogni anno i rappresentanti delle 12 città si riunivano nei pressi dell’attuale Bolsena per i riti religiosi.
Lucumone: il re della città, capo dell’esercito e capo religioso.
Aristocrazia: aiutava il lucumone e ne facevano parte i ricchi commercianti, i proprietari terrieri, i mercanti e gli artigiani più ricchi.
Inoltre, c’erano i piccoli artigiani e i contadini, anche se la maggior parte della popolazione era composta dai servi che lavoravano nelle miniere e nei campi con gli schiavi.
Le donne etrusche. Le donne etrusche erano libere rispetto a quelle degli altri popoli. Poteva partecipare alle cerimonie religiose, a feste e spettacoli. Dopo il matrimonio, poteva conservare i propri beni, mantenere il suo cognome e darlo ai propri figli. Indossava il chitone, una tunica lunga con maniche di lino o di lana. Usava molti gioielli, i cosmetici e sapeva suonare il flauto.
L’ETRURIA E LE SUE CITTA’: costruirono molte città e per far questo si ispirarono ai greci. Le città etrusche sorgevano su delle alture (per controllare i territorio) e vicino ai fiumi, in modo da sfruttare le riserve d’acqua disponibili. Per costruire una nuova città, gli etruschi si assicuravano che fossero raggiungibili per il commercio. Come nelle città della Grecia, nella zona più alta c’era il tempio (con le statue delle divinità), le strade erano lastricate e già esistevano, fognature, pozzi e acquedotti. Dal VI sec. alte mura squadrate proteggevano la città, con porte ad arco.
Le città etrusche: sorsero nell’Italia centrale, meridionale e nella pianura padana (Cerveteri, Tarquinia, Chiusi, Arezzo, Perugia, Siena, Bologna, Mantova, Nola, Ercolano, Pompei).
LA LORO RELIGIONE. Gli etruschi era un popolo molto religioso ed ogni città era devota ad un dio. I più importanti dei erano Tinia (Zeus), Nethus (Poseidone), Turan (Afrodite) Menerva ( Atena) e Turan (Afrodite). Il tribunale dell’aldilà era formato da tutti gli dei e i genii (le guardie) portavano l’anima del defunto o a una condanna o una salvezza in paradiso. Credevano che tutto ciò che accadeva fosse un segno degli dei e gli àuguri (sacerdoti) cercavano di dare una spiegazione ad ogni evento. Gli aruspici erano i sacerdoti che cercavano di interpretare il futuro attraverso le viscere degli animali.
IL CULTO DEI MORTI. Come gli Egizi, anche gli Etruschi credevano nell’aldilà: per questo costruirono le necropoli, città dei morti. Come i Villanoviani, tale popolo bruciava i morti e raccoglieva le ceneri prima nelle urne, successivamente in sarcofagi di pietra o terracotta.
INVENZIONI ETRUSCHE. Una delle più importanti invenzioni fu la struttura ad arco (erano le porte d’accesso alle città). Sistemavano una base in legno attorno alla quale mettevano delle pietre chiamate conci, per ultima veniva inserita la chiave di volta.
Crearono i forni a due camere per la lavorazione dei metalli, inventarono la tecnica della filigrana e della granulazione nella lavorazione dell’oro. Furono abili ceramisti, realizzarono terrecotte e pregiati sarcofagi. Inoltre produssero i vasi in bucchero, ceramica che imitava il metallo di colore nero lucente.
LA LORO ESPANSIONE. Possedevano una potente flotta che permise loro di navigare nel Mediterraneo, importando oggetti di lusso ed esportando metallo, vini e prodotti artigianali. Alcuni re di origine etrusca governarono anche Roma. Inoltre, gli Etruschi si allearono con Cartagine (colonia fenicia).
LA LORO DECADENZA. Le 12 città etrusche non si allearono mai tra di loro. Nel 600 a.C. i Romani, cacciati i re etruschi, si impossessarono di nuovo della loro città. Quando i Celti invasero la pianura padana, la civiltà etrusca iniziò la sua decadenza.