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martedì 30 novembre 2010

I grandi personaggi della Grecia antica!

La Grecia portò con se molti personaggi che sono rimasti nella storia:

filosofi: Platone e Aristotele

matematici: Euclide e Pitagora

fisici: Archimede

astronomici: Aristarco e Eratostene

medici: Ippocrate

artisti: Fidia, Omero e Mirone.

Il padre della storia: Erodoto


ARCHIMEDE

domenica 28 novembre 2010

Guerre...


La Grecia era diventata potente e aveva "seminato" in varie zone colonie greche. Così anche Dario re di Persia voleva espandere i propri confini, pensò di conquistare la parte occidentale della Grecia.
Organizzò una guerra che avvenne nel 490 a.C. nella distesa di Maratona, l'esercito persiano contava 25000 guerrieri, quello ateniese, invece ne contava poche centinaia, ma nonostante ciò vinse. Dieci anni dopo, Serse, successore di Dario, riprese la guerra ma anche questa volta gli ateniesi la vinsero nonostante fosse marittima; i persiani non vollero più conquistare la parte occidentale della Grecia. Sconfitti i Persiani, Atene e Sparta cercarono il potere sulla Grecia, iniziò così una guerra chiamata "Guerra del Peloponneso, Sparta riuscì ad avere il potere su Atene, ma più tardi entrambi le città furono sconfitte dalla Macedonia.

mercoledì 24 novembre 2010

Alessandro Magno


LA NASCITA. Il figlio e successore del grande Filippo II, Alesssandro (356-323 a.C.), fu chiamato Magno (cioè grande, dal latino magnum) per sottolineare le eccezionali imprese che fu capace di compiere. Infatti nei 13 anni del suo regno (336-323 a.C.)  conquistò l’impero Persiano che era sempre stato una vera minaccia per la potenza greca e sottomise la maggior parte del mondo allora sconosciuto. La figura di Alessandro divenne ben presto leggendaria e molti scrittori e storici la esaltarono fino quasi a paragonarla ad una divinità. Il giorno della sua nascita, il padre Filippo ricevette contemporaneamente tre importanti annunci: le sue schiere avevano vinto i nemici Illiri, il suo cavallo prediletto aveva vinto i giochi olimpici e gli era nato un vivace bambino. Gli auspici erano completamente favorevoli nei confronti di questo neonato: fu partorito durante importanti vittorie e gli indovini predissero che sarebbe stato invincibile.
BUCEFALO, IL CAVALLO DI ALESSANDRO. Quando era giovinetto,Alessandro ricevette il permesso di tenere Bucefalo (che significa “Testa d0oro”), un cavallo difficile da domare che il padre avrebbe volentieri mandato via perché troppo selvaggio. L’astuzia e  l’intelligenza di Alessandro riuscirono a domare l’animale che divenne il più fedele compagno delle avventure del condottiero. Quando il cavallo morì in India, Alessandro in suo onore eresse un monumento e fondò la città di Bucefala (vicino all’attuale Dilavar).                         
UN GRANDE IMPERO. Subito dopo la morte di Filippo, nel 336 a.C. Alessandro cominciò la sua campagna di conquista. Atene e Tebe che volevano ribellarsi da dominio macedone, dovettero definitivamente arrendersi  e, nel 334 a.C., il giovane macedone conquistò l’Impero Persiano. Durante questa lunga guerra si impossessò delle città greche dell’Asia minore, conquistò l’Egitto, dove fondò la città di Alessandria nel 332 a.C. sul delta del Nilo. Alessandria d’Egitto diventò un grande porto (il suo faro era uno delle sette meraviglie del mondo antico) e per secoli fu un importante centro della cultura greca. Oggi è la seconda città d’Egitto.

L’imperialismo e la forza militare del grande condottiero macedone furono fermati solo dalla sua morte avvenuta prematura a causa di una febbre violenta e continua che, dopo averlo portato al delirio, lo uccise a soli 33 anni, nel 323 a. C. La grandezza di quest’uomo non è limitata solo all’ambito militare, ma anche a quello culturale, storico, filosofico  e sociale, in quanto culture molto diverse tra loro erano venute in contatto e le persone colte e i mercanti parlavano una sola lingua, quella dei Greci. Così nacque una cultura nuova e originale chiamata Ellenismo per indicare l’importanza che ebbero presso gli altri popoli la lingua e la civiltà greche (Héllenes, significa Elleni, cioè Greci).
FALANGE MACEDONE. L’esercito che Alessandro portò in Persia era formato soprattutto da fanti. Essi combattevano in una formazione compatta chiamata falange (8 file di uomini armati): le prime file avanzavano con le lance (“sarisse”) puntate verso il nemico, quelle che seguivano, con le lance oblique. Il merito di Alessandro Magno che gli fece vincere tante battaglie fu quello di introdurre cambiamenti nella tattica tradizionale greca: adesso la forza dell’esercito era la velocità e protagonista era la cavalleria che era impiegata come un cuneo che spezza in due lo schieramento nemico. Nello scontro avanzano le truppe di fanteria, mentre i cavalieri attaccano il nemico. Questa tattica riflette il carattere impaziente del grande condottiero. Inoltre, i soldati di Alessandro formavano la “testuggine” (in seguito imitata dai Romani), riparandosi con gli scudi.


venerdì 5 novembre 2010

La religione dei Greci.

Svolgendo i loro scambi commerciali, i Greci non scambiavano solo oggetti ma anche  

Idee,

Abitudini e

Credenze religiose.

I Greci erano politeisti e nel VIII a.C. sono arrivati ad un numero elevato di divinità, assimilate da altri popoli conosciuti grazie agli scambi.

Queste divinità avevano caratteristiche umane e provavano sentimenti come gli umani.

Inoltre potevano entrare nella vita degli umani per aiutarli o per ostacolarli.

I Greci credevano che gli dèi abitassero in cima al monte Olimpo

martedì 2 novembre 2010

Le pòleis di Sparta e Atene

Sparta e Atena erano le più grandi pòleis del mondo greco.

Sparta era all' interno del Peloponneso, Atene invece era sulla costa.

Atene:

Atene veniva governata inizialmente da un oligarchia  e a poco a poco divenne una città fiorente.

Si commerciava molto e quindi i commercianti e gli artigiani entrarono in conflitto con i nobili per l'esercizio del potere.

Per evitare lotte Dracone emanò le prime leggi scritte.

La svolta verso un governo democratico si ebbe con Solone che sostituì il potere di come uno è nato a quello della ricchezza.

Coaì ogni ricco (anche non nobile) poteva partecipare alla vita politica.

Erano ancora esclusi dal voto donne, schiavi e stranieri.

Quella ateniese è la prima forma di democrazia.

Sparta:

Sparta si guadagnava da vivere con l' agricoltura.

I campi venivano coltivati dagli schiavi (prigionieri di guerra).

Come ad Atene era l'oligarchia che governava.

Spartiati, si chiamavano così i nobili di Sparta e che potevano avere il diritto di partecipare alla vita politica...

Iloti, si chiamavano così gli schiavi.

Perieci, si chiamavano così i commercianti e artigiani che erano ricchi ma non avevano il diritto di partecipare alla vita politica...

La principale occupazione degli Spartiati era la guerra, infatti fin da piccoli, gli Spartiati venivano mandati a soffrire il freddo, il buio, la lontananza dai genitori, la fame...
Tutto questo perchè dovevano essere pronti in caso di combattere in lunghissime guerre.

Ad Atene invece si pensava il contrario: lo studio è più importane del fisico; anche se alle donne non era permesso studiare.