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giovedì 27 novembre 2014

Cause Storiche della Guerra di Troia; Medioevo Ellenico

La Guerra di Troia, conflitto intercorso tra i Micenei e gli abitanti di Troia, non scoppia a causa delle motivazioni descritte ed esplicitate nella Mitologia, come molti potrebbero credere. Anzi, le cause sono di tipo prettamente storico-economico .
Infatti, come possiamo vedere, Micene, Argo, Pilo ed anche Tirinto (le più importanti città Micenee del tempo), si trovano tutte nel Peloponneso , particolare zona  a sud della Grecia. Bisogna poi anche dire che questa popolazione era nota per il commercio via mare (come sia la Civiltà Minoica da una parte e quella Fenicia dall’altra), sviluppato in paesi Mediterranei quali Italia e Spagna ,  ma il territorio del Peloponneso era prettamente montuoso e non adatto quindi all’agricoltura di cereali come il grano, indispensabile per la vita (molti cibi primari per la sopravvivenza hanno infatti come ingrediente base ancora oggi il grano). I Micenei partivano quindi spesso con le loro flotte alla volta del Mar Nero, le cui coste erano molto rigogliose, dove potevano dunque trovare il cereale che da loro non cresceva ed attuare scambi commerciali. Per arrivarci però dovevano attraversare prima il Mar Egeo, così come lo Stretto dei Dardanelli, per accedere quindi al grande bacino che divide i Dardanelli dal Bosforo chiamato Mar di Marmara e, una volta passato appunto il Canale del Bosforo, arrivare finalmente sulle coste del Mar Nero. Il punto è che però la città di Troia sorgeva proprio in corrispondenza dello Stretto dei Dardanelli e faceva pagare quindi dei dazi a chi lo attraversava. Il conflitto scoppiò quindi proprio perché quest’ultimi erano troppo alti secondo i Micenei, i quali dovevano passare spesso di lì.

Il conflitto durò ben 10 anni e fu infine vinto dai Micenei, che si dedicarono in tutti i sensi alla vittoria di questa guerra.
Tutte le loro risorse erano quindi esaurite alla fine di tutto ciò e quando, proprio in questo periodo, arriva da Nord una popolazione chiamata Dori, questi hanno la meglio e conquistano le città Micenee.

Da questo momento inizia il Medioevo Ellenico , momento buio per i Micenei, che vedono addirittura un periodo di regressione della loro cultura. Si perde infatti l’uso della Lineare B (simile al Greco Antico). Quando infine questo periodo si concluderà, si diffonderà l’ Alfabeto Fonetico Fenicio e non sarà quindi più usata la Lineare B.

domenica 23 novembre 2014

Com'è che l'uomo ha fatto un balzo in avanti - Sketch

Se noi oggi viviamo nella società in cui viviamo, con le caratteristiche, gli aspetti, le particolarità che conosciamo, nella quale siamo immersi in ogni momento della nostra vita, è grazie ad un' evoluzione molto antica; che parte, appunto, dalla Preistoria. Ma il momento che ha determinato più di tutti uno sviluppo enorme è quello della cottura dei cibi. 
Infatti, secondo vari studi anche molto prestigiosi quando noi mangiamo una pietanza cruda, oltre che impiegare moltissimo tempo soltanto per la masticazione diamo al nostro cervello ed al nostro organismo una quantità di calorie bassissima. Mentre, cuocendo una pietanza le calorie salgono nettamente ed il tempo impiegato per la consumazione è di gran lunga inferiore. 
Traiamo quindi molti vantaggi dalla pratica del cuocere il cibo ed è stato proprio questo a farci sviluppare come individui "pensanti". 
Questo ha dato poi anche il via ad altre pratiche che hanno determinato il nostro sviluppo (V. Arte Figurativa, pitture rupestri - Lascaux ed Altamira sempre da questo blog) ed ha reso così possibile una maturazione cerebrale importante.
Arte figurativa nelle caverne 
A tale proposto, vorrei segnalare il libro Il più grande uomo scimmia del Pleistocene , di Roy Lewis . Si tratta, a mio parere,  di un libro semplicemente geniale, che, usando una forma letteraria completamente nuova, parla di temi quali l'evoluzione dell'uomo, simulando addirittura dialoghi tra ipotetici uomini delle caverne! Un testo esilarante nel quale ritroviamo anche spunti a concetti come quello dell'Arte Figurativa delle caverne e quello della cottura delle pietanze! 

giovedì 20 novembre 2014

La Talassocrazia Minoica


Nel periodo compreso tra il 2000 ed il 1500 a.C. la civiltà Minoica (o Cretese) vede il suo periodo di massima espansione. Infatti, è proprio in questi anni che si parla di Talassocrazia Minoica ovvero momento di massimo "dominio sul mare" dei Cretesi. Quest'ultimi non sono infatti una civiltà bellicosa (basti pensare all'assenza di mura attorno alle città di Creta,  come a Cnosso ed a Festo), e la loro economia si basa molto sugli scambi commerciali con i paesi bagnati dal Mar Mediterraneo. Commerciano infatti moltissimo in questo periodo con la Grecia a nord, con l’Egitto a sud, con le coste dell’attuale Turchia ad est ed anche con l’attuale Libano, dove al tempo vi erano insediati i Fenici, a sud-est . Si specializzano nella lavorazione della ceramica ed anche la produzione di olio e vino è fondamentale per la loro economia. 
ROTTE COMMERCIALI MINOICHE
Il grande sviluppo di questa zona è poi dovuto ovviamente anche alla posizione favorevole e strategica dell’isola di Creta , situata in mezzo al Mediterraneo, la quale vide l'inizio del suo declino con la conquista Micenea e con l’esplosione vulcanica dell’isola di Thera (attuale Santorini), la quale provocò maremoti, terremoti ed eventi simili che si riversarono sulla più grande isola di Creta. 

martedì 11 novembre 2014

Lascaux e Altamira: il primo bisogno di comunicazione dell'Uomo

LASCAUX
Le comunità paleolitiche non elaborarono solo una cultura materiale, connessa quindi alla fabbricazione di oggetti , bensì questi svilupparono anche una cultura simbolica, cioè legata al pensiero astratto e alla sua rappresentazione. Le prime forme di arte rupestre rappresentano pienamente il primo bisogno culturale di tipo comunicativo dell'uomo. 
Queste sembrano risalire al Paleolitico, l'epoca quindi più antica della Preistoria, e i ritrovamenti si sono concentrati soprattutto nelle grotte di Lascaux , in Francia (Visita della Grotta - http://www.lascaux.culture.fr), ma anche in quelle di Altamira, in Spagna (http://museodealtamira.mcu.es/index.html), luoghi incantevoli in cui abbiamo l'occasione e l'opportunità di assistere dal vivo alle prime forme d'arte della storia dell'Umanità. Queste pitture rappresentano infatti soprattutto scene di caccia, le quali servivano evidentemente a tramandare la cultura di questa pratica che, come abbiamo già detto, principalmente nel Paleolitico rappresentava l'attività dell'uomo più importante insieme alla pesca e alla raccolta di bacche selvatiche. C'è quindi un forte bisogno di "comunicare al prossimo"! 
Questi graffiti mostrano infine anche un notevole progresso nel disegno e si può quindi parlare di "Arte come comunicazione".
L'uomo si dimostra quindi sin dai primi millenni della storia dell'Umanità molto legato ai bisogni culturali e sviluppa presto un pensiero astratto.


domenica 9 novembre 2014

Le attività economiche nella Preistoria

La Preistoria è , come dice il nome, il lungo periodo della storia dell'uomo precedente alla scrittura , la quale si può collocare intorno alla fine del IV millennio a.C. in Mesopotamia. Si tratta tuttavia di un periodo lunghissimo e proprio per questa ragione gli storici , utilizzano date per lo più convenzionali e fissate appunto secondo una convenzione, quando parlano di questo periodo della storia dell'umanità. Perciò non è fondamentale la memorizzazione di date ben precise quando studiamo i vari passaggi della Preistoria. E' però fondamentale ricordarsi le varie attività che vi si svolgevano e le innovazioni che hanno contribuito alla formazione della società come la conosciamo noi oggi. 
E' proprio di questo che parleremo noi oggi; delle varie attività economiche e delle innovazioni più importanti. 
Innanzitutto la Preistoria si divide in due periodi principali:

  • Paleolitico (il periodo più antico )
  • Neolitico (quello più moderno e più vicino all'invenzione della scrittura)
Nel Paleolitico le attività erano prevalentemente caccia, pesca e raccolta di bacche selvatiche. Le popolazioni praticavano poi il nomadismo ed erano divise in clan. Si parla quindi di economia di prelievo .
Nel Neolitico invece, si inizia a praticare l'agricoltura e l'allevamento. Come conseguenza di ciò le popolazioni si stanziano in un luogo (per seguire le varie colture ed  addomesticare gli animali); non sono quindi più nomadi ma sedentarie ed iniziano anche a lavorare la ceramica così come a plasmare i metalli (metallurgia). Infine , viene anche introdotto il concetto di divisione del lavoro , molto importante per tutta la storia dell'uomo ed il quale sarà ripreso da economisti importantissimi come lo scozzese Adam Smith (Adam Smith - Enciclopedia Treccani) o lo statunitense Taylor, (Taylorismo - Wikipedia) dal cui nome viene anche quello del Taylorismo , organizzazione del lavoro basata sulle teorie di Smith e quindi anche sui primi spunti preistorici della stessa. 
Concludendo si può quindi dire che nel Neolitico si sviluppa un'economia di produzione, che sarà portata avanti anche nei secoli successivi .